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Principio di rotazione negli appalti pubblici: vietato l'affidamento consecutivo...
Nel contesto delle procedure di appalto pubblico, l'applicazione del principio di rotazione si è dimostrata fondamentale per garantire la parità di trattamento tra gli operatori economici e promuovere la concorrenza leale. Recenti sviluppi in merito a una gara d'appalto nel settore delle opere fluviali hanno sollevato questioni legate alla corretta applicazione di tale principio. [[CASESTUDY]] Una società, precedentemente affidataria di lavori simili, è stata esclusa dalla partecipazione a una procedura di appalto pubblico per la realizzazione di interventi di bonifica e riefficientamento di un corso d'acqua. La commissione incaricata di valutare le proposte ha ritenuto che l'azienda ricorrente violasse il divieto di affidamento consecutivo stabilito dalla normativa vigente. Il dibattito si è concentrato sull'interpretazione dell'articolo 49 del Decr...
Nel contesto delle procedure di appalto pubblico, l'applicazione del principio di rotazione si è dimostrata fondamentale per garantire la parità di trattamento tra gli operatori economici e promuovere la concorrenza leale. Recenti sviluppi in merito a una gara d'appalto nel settore delle opere fluviali hanno sollevato questioni legate alla corretta applicazione di tale principio. [[CASESTUDY]] Una società, precedentemente affidataria di lavori simili, è stata esclusa dalla partecipazione a una procedura di appalto pubblico per la realizzazione di interventi di bonifica e riefficientamento di un corso d'acqua. La commissione incaricata di valutare le proposte ha ritenuto che l'azienda ricorrente violasse il divieto di affidamento consecutivo stabilito dalla normativa vigente. Il dibattito si è concentrato sull'interpretazione dell'articolo 49 del Decr...
Come nominare il Responsabile Anticorruzione. Le indicazioni di Anac
Come nominare il Responsabile Anticorruzione. Le indicazioni di Anac Il responsabile anticorruzione (RPCT) di un ente va individuato tra i dirigenti di ruolo in servizio, disponendo eventuali modifiche organizzative necessarie per assicurare funzioni e poteri idonei per lo svolgimento dell'incarico con piena autonomia ed effettività. E’ quanto ha ribadito Anac con Atto del Presidente del 20 marzo 2024, rispondendo a richiesta di Parere di una società di servizi idrici integrati della Provincia di Salerno. È opportuno – scrive l’Autorità - che l’incarico di RPCT sia attribuito ad un soggetto che abbia adeguata conoscenza dell’organizzazione e del funzionamento dell’amministrazione, sia dotato della necessaria autonomia valutativa e non si trovi in situazioni di conflitto di ...
Come nominare il Responsabile Anticorruzione. Le indicazioni di Anac Il responsabile anticorruzione (RPCT) di un ente va individuato tra i dirigenti di ruolo in servizio, disponendo eventuali modifiche organizzative necessarie per assicurare funzioni e poteri idonei per lo svolgimento dell'incarico con piena autonomia ed effettività. E’ quanto ha ribadito Anac con Atto del Presidente del 20 marzo 2024, rispondendo a richiesta di Parere di una società di servizi idrici integrati della Provincia di Salerno. È opportuno – scrive l’Autorità - che l’incarico di RPCT sia attribuito ad un soggetto che abbia adeguata conoscenza dell’organizzazione e del funzionamento dell’amministrazione, sia dotato della necessaria autonomia valutativa e non si trovi in situazioni di conflitto di ...
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Il Consiglio di Stato, nel respingere l’appello, si sofferma (sebbene l’appalto fosse soggetto al D.Lgs 50) sull’importanza della “amministrazione di risultato”, evidenziando come essa non possa essere letta in chiave antagonista rispetto al principio di legalità. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Consiglio di Stato, Sez. III, 26/03/2024, n. 2866: Sul punto il Collegio non può non rimarcare il decisivo riferimento contenuto nella legge di gara all’obiettivo del “risultato”. Pur essendo la fornitura in questione non ancora soggetta, ratione temporis, alla disciplina di cui al d. lgs. 36/2023, l’utilizzo da parte della legge di gara del parametro del risultato esplicita e conferma, nello specifico procedimento per cui è causa, il carattere immanente al sistema della c.d. amministrazione di risultato (che la dottrina ha ricondotto al principio di buon andamento...
Il Consiglio di Stato, nel respingere l’appello, si sofferma (sebbene l’appalto fosse soggetto al D.Lgs 50) sull’importanza della “amministrazione di risultato”, evidenziando come essa non possa essere letta in chiave antagonista rispetto al principio di legalità. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Consiglio di Stato, Sez. III, 26/03/2024, n. 2866: Sul punto il Collegio non può non rimarcare il decisivo riferimento contenuto nella legge di gara all’obiettivo del “risultato”. Pur essendo la fornitura in questione non ancora soggetta, ratione temporis, alla disciplina di cui al d. lgs. 36/2023, l’utilizzo da parte della legge di gara del parametro del risultato esplicita e conferma, nello specifico procedimento per cui è causa, il carattere immanente al sistema della c.d. amministrazione di risultato (che la dottrina ha ricondotto al principio di buon andamento...
Amministratore unico municipalizzata rifiuti, no incompatibilità ma rischio conflitto...
Amministratore unico della municipalizzata dei rifiuti, non c’è incompatibilità ma rischi di conflitti di interessi Gli incarichi dirigenziali negli enti di diritto privato in controllo pubblico di livello provinciale o comunale sono incompatibili con la carica di componente di organi di indirizzo negli enti di diritto privato in controllo pubblico da parte di comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti della stessa regione solo se presenti entrambi i seguenti due requisiti: l’incarico dirigenziale e la carica di componente dell’organo di indirizzo, secondo le peculiari definizioni fornite del d.lgs. 39/2013. Altrimenti non sussiste ipotesi di incompatibilità. [[CASESTUDY]] E’ quanto ha deliberato Anac, nella seduta del Consiglio del 13 marzo 2024, con la delibera n. 136, riferita ad un amministratore unico della società di rifiuti di un Comune capoluogo di re...
Amministratore unico della municipalizzata dei rifiuti, non c’è incompatibilità ma rischi di conflitti di interessi Gli incarichi dirigenziali negli enti di diritto privato in controllo pubblico di livello provinciale o comunale sono incompatibili con la carica di componente di organi di indirizzo negli enti di diritto privato in controllo pubblico da parte di comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti della stessa regione solo se presenti entrambi i seguenti due requisiti: l’incarico dirigenziale e la carica di componente dell’organo di indirizzo, secondo le peculiari definizioni fornite del d.lgs. 39/2013. Altrimenti non sussiste ipotesi di incompatibilità. [[CASESTUDY]] E’ quanto ha deliberato Anac, nella seduta del Consiglio del 13 marzo 2024, con la delibera n. 136, riferita ad un amministratore unico della società di rifiuti di un Comune capoluogo di re...
L’appaltatore ha un particolare “dovere cognitivo” delle condizioni richieste...
Nel respingere il ricorso avverso annotazione nel casellario ANAC dell’annotazione di una risoluzione contrattuale, il Tar Lazio ricorda come costituisca principio immanente alla disciplina dei rapporti tra appaltatore e committente pubblico quello che pone a carico del primo sia un particolare “dovere cognitivo” delle condizioni richieste ai fini della corretta esecuzione dell’appalto sia l’onere di contestare tempestivamente gli atti di esercizio del potere direttivo intestato al secondo, quali aspetti del più generale obbligo rafforzato di cooperazione che grava sul contraente privato, funzionale al contenimento dei tempi per la realizzazione dell’opera, oggi positivizzato nel principio del risultato di cui all’art. 1 del d.lgs. n. 36/2023. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Lazio, Roma, Sez. Prima Quater, 25/03/2024, n. 5834: 7.5. Nel caso di specie, non ...
Nel respingere il ricorso avverso annotazione nel casellario ANAC dell’annotazione di una risoluzione contrattuale, il Tar Lazio ricorda come costituisca principio immanente alla disciplina dei rapporti tra appaltatore e committente pubblico quello che pone a carico del primo sia un particolare “dovere cognitivo” delle condizioni richieste ai fini della corretta esecuzione dell’appalto sia l’onere di contestare tempestivamente gli atti di esercizio del potere direttivo intestato al secondo, quali aspetti del più generale obbligo rafforzato di cooperazione che grava sul contraente privato, funzionale al contenimento dei tempi per la realizzazione dell’opera, oggi positivizzato nel principio del risultato di cui all’art. 1 del d.lgs. n. 36/2023. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Lazio, Roma, Sez. Prima Quater, 25/03/2024, n. 5834: 7.5. Nel caso di specie, non ...
Caratteristiche tecniche per una partecipazione più ampia alla gara
La recente sentenza del T.A.R. Lombardia, Milano, sez.2, del 4 marzo 2024, n.616, riguarda una disputa relativa alla documentazione di gara di una procedura avviata da un ente pubblico per la fornitura di dispositivi medici e servizi connessi. La questione principale verteva sul requisito, stabilito dalla stazione appaltante, che i concorrenti dovessero offrire dispositivi in grado di consentire il monitoraggio remoto attraverso una piattaforma internet. [[CASESTUDY]] La società ricorrente contestava tale requisito, sostenendo che esso avrebbe creato un ostacolo anticoncorrenziale, limitando la partecipazione alla gara a un unico operatore. Inoltre, si evidenziava la contraddizione tra la decisione di stipulare un accordo quadro che presuppone la presenza di più fornitori e l'imposizione di un requisito che limitava la scelta a un solo fornitore. Il Tribunale, tuttavia, ha respinto le ...
La recente sentenza del T.A.R. Lombardia, Milano, sez.2, del 4 marzo 2024, n.616, riguarda una disputa relativa alla documentazione di gara di una procedura avviata da un ente pubblico per la fornitura di dispositivi medici e servizi connessi. La questione principale verteva sul requisito, stabilito dalla stazione appaltante, che i concorrenti dovessero offrire dispositivi in grado di consentire il monitoraggio remoto attraverso una piattaforma internet. [[CASESTUDY]] La società ricorrente contestava tale requisito, sostenendo che esso avrebbe creato un ostacolo anticoncorrenziale, limitando la partecipazione alla gara a un unico operatore. Inoltre, si evidenziava la contraddizione tra la decisione di stipulare un accordo quadro che presuppone la presenza di più fornitori e l'imposizione di un requisito che limitava la scelta a un solo fornitore. Il Tribunale, tuttavia, ha respinto le ...
Affidamento diretto nel nuovo Codice 36/2023
Il Mit con il parere n. 2301 del 26 febbraio2024, ha ribadito la non necessarietà dell’offerta economicamente più vantaggiosa in caso di affidamenti diretti concernenti le materia di servizi ad alta intensità di manodopera. [[CASESTUDY]] Quesito: Il D.lgs.36/2023 Allegato I.1. contiene la definizione di affidamento diretto puro e mediato: l’affidamento del contratto senza una procedura di gara, nel quale, anche nel caso di previo interpello di più operatori economici, la scelta è operata discrezionalmente dalla stazione appaltante o dall’ente concedente, nel rispetto dei criteri qualitativi e quantitativi di cui all’art.50, co.1 lett a) e b) del codice e dei requisiti generali o speciali previsti dal medesimo codice”. L’art.48 co.4 del Codice 36 prevede che “Ai contratti di importo inferiore alle soglie di rilevanza europea si applicano, se non derogate dall...
Il Mit con il parere n. 2301 del 26 febbraio2024, ha ribadito la non necessarietà dell’offerta economicamente più vantaggiosa in caso di affidamenti diretti concernenti le materia di servizi ad alta intensità di manodopera. [[CASESTUDY]] Quesito: Il D.lgs.36/2023 Allegato I.1. contiene la definizione di affidamento diretto puro e mediato: l’affidamento del contratto senza una procedura di gara, nel quale, anche nel caso di previo interpello di più operatori economici, la scelta è operata discrezionalmente dalla stazione appaltante o dall’ente concedente, nel rispetto dei criteri qualitativi e quantitativi di cui all’art.50, co.1 lett a) e b) del codice e dei requisiti generali o speciali previsti dal medesimo codice”. L’art.48 co.4 del Codice 36 prevede che “Ai contratti di importo inferiore alle soglie di rilevanza europea si applicano, se non derogate dall...
L’iscrizione dell’impresa nella “white list” è un requisito obbligatorio...
La società ricorrente censura la legittimità del provvedimento impugnato perché la stazione appaltante la avrebbe esclusa dalla gara per carenza di un requisito di partecipazione (l’iscrizione alla white list prefettizia) non previsto dalla lex specialis a pena di esclusione. [[CASESTUDY]] Il Tar ribadisce come, nel caso il bando non preveda l’iscrizione nella white list come requisito di partecipazione, operi l’eterointegrazione della legge di gara con quanto disposto dalla Legge 190/2012. E dunque respinge il ricorso (peraltro il disciplinare di gara ha espressamente qualificato l’iscrizione alle white list come requisito di partecipazione,). Questo quanto ribadito da Tar Piemonte, Sez. II, 22/03/2024, n. 299: Il motivo è infondato. È noto il prevalente orientamento giurisprudenziale, cui il Collegio intende aderire, secondo cui l’iscrizione dell’impresa nella cd. w...
La società ricorrente censura la legittimità del provvedimento impugnato perché la stazione appaltante la avrebbe esclusa dalla gara per carenza di un requisito di partecipazione (l’iscrizione alla white list prefettizia) non previsto dalla lex specialis a pena di esclusione. [[CASESTUDY]] Il Tar ribadisce come, nel caso il bando non preveda l’iscrizione nella white list come requisito di partecipazione, operi l’eterointegrazione della legge di gara con quanto disposto dalla Legge 190/2012. E dunque respinge il ricorso (peraltro il disciplinare di gara ha espressamente qualificato l’iscrizione alle white list come requisito di partecipazione,). Questo quanto ribadito da Tar Piemonte, Sez. II, 22/03/2024, n. 299: Il motivo è infondato. È noto il prevalente orientamento giurisprudenziale, cui il Collegio intende aderire, secondo cui l’iscrizione dell’impresa nella cd. w...
Monitoraggio sulle criticità nell’applicazione del whistleblowing
Monitoraggio sulle criticità nell’applicazione del whistleblowing Pubblicato il report Anac sul monitoraggio delle criticità nell’applicazione della nuova disciplina in materia di whistleblowing ai sensi del d.lgs. 24/2023. [[CASESTUDY]] Nel report sono rappresentati i dati e le informazioni risultanti dalle risposte ad un questionario sottoposto, dal 4 al 22 dicembre 2023, ai soggetti, dei settori pubblico e privato, chiamati ad attivare i canali interni di segnalazione nelle proprie amministrazioni o enti.Degli esiti tratti da tale indagine l’Autorità terrà conto al fine di fornire successivi orientamenti di carattere generale con particolare riferimento ai canali interni di segnalazione. Fonte: ANAC del 19/03/2024 [[NEWSLETTER]]...
Monitoraggio sulle criticità nell’applicazione del whistleblowing Pubblicato il report Anac sul monitoraggio delle criticità nell’applicazione della nuova disciplina in materia di whistleblowing ai sensi del d.lgs. 24/2023. [[CASESTUDY]] Nel report sono rappresentati i dati e le informazioni risultanti dalle risposte ad un questionario sottoposto, dal 4 al 22 dicembre 2023, ai soggetti, dei settori pubblico e privato, chiamati ad attivare i canali interni di segnalazione nelle proprie amministrazioni o enti.Degli esiti tratti da tale indagine l’Autorità terrà conto al fine di fornire successivi orientamenti di carattere generale con particolare riferimento ai canali interni di segnalazione. Fonte: ANAC del 19/03/2024 [[NEWSLETTER]]...
Controversia su appalto: Consiglio di Stato accoglie ricorso
Il Consiglio di Stato, Sez. VII, 4 marzo 2024, con sentenza n. 2101, ha rivitalizzato la controversia legale concernente l'appalto per il servizio di vigilanza e videosorveglianza degli edifici di un ente universitario. La sentenza ha sospeso l'esecuzione della precedente sentenza emessa dal Tar per la Puglia, aprendo la strada a un nuovo esito del caso. [[CASESTUDY]] Al centro della disputa giuridica vi è la questione dell'attribuzione dei punteggi relativi ai criteri tecnici dell'appalto. In particolare, il primo motivo di appello sollevato riguarda l'assegnazione errata del punteggio relativo alla "Riduzione tempi di messa a disposizione del Programma Operativo dei Servizi (POS)" secondo quanto previsto dal capitolato d'oneri. Il contesto si infittisce attorno all'interpretazione di un'offerta tecnica presentata da una delle parti coinvolte. La disputa verte sulla corretta valutazion...
Il Consiglio di Stato, Sez. VII, 4 marzo 2024, con sentenza n. 2101, ha rivitalizzato la controversia legale concernente l'appalto per il servizio di vigilanza e videosorveglianza degli edifici di un ente universitario. La sentenza ha sospeso l'esecuzione della precedente sentenza emessa dal Tar per la Puglia, aprendo la strada a un nuovo esito del caso. [[CASESTUDY]] Al centro della disputa giuridica vi è la questione dell'attribuzione dei punteggi relativi ai criteri tecnici dell'appalto. In particolare, il primo motivo di appello sollevato riguarda l'assegnazione errata del punteggio relativo alla "Riduzione tempi di messa a disposizione del Programma Operativo dei Servizi (POS)" secondo quanto previsto dal capitolato d'oneri. Il contesto si infittisce attorno all'interpretazione di un'offerta tecnica presentata da una delle parti coinvolte. La disputa verte sulla corretta valutazion...
Procedura negoziata, non ammissibile il criterio dell’ordine cronologico dei primi...
Procedura negoziata, non ammissibile il criterio dell’ordine cronologico dei primi cinque arrivati L’ordine cronologico di arrivo delle manifestazioni di interesse in una procedura negoziata non è conforme al Codice degli Appalti, né è idoneo a soddisfare i requisiti di oggettività, coerenza con l'oggetto e con la finalità dell'affidamento, nonché con i principi di concorrenza, non discriminazione, proporzionalità e trasparenza. E’ quanto ha stabilito Anac con il Parere in funzione consultiva n. 11 del 28 febbraio 2024, rispondendo alla richiesta avanzata da un Comune della Bassa Sardegna. [[CASESTUDY]] L’Amministrazione intendeva adottare, quale criterio di selezione dei cinque operatori da invitare alla procedura negoziata, quello dell’ordine cronologico di arrivo delle manifestazioni di interesse in luogo dell’estrazione, riservata dal nuovo Codice a casi ...
Procedura negoziata, non ammissibile il criterio dell’ordine cronologico dei primi cinque arrivati L’ordine cronologico di arrivo delle manifestazioni di interesse in una procedura negoziata non è conforme al Codice degli Appalti, né è idoneo a soddisfare i requisiti di oggettività, coerenza con l'oggetto e con la finalità dell'affidamento, nonché con i principi di concorrenza, non discriminazione, proporzionalità e trasparenza. E’ quanto ha stabilito Anac con il Parere in funzione consultiva n. 11 del 28 febbraio 2024, rispondendo alla richiesta avanzata da un Comune della Bassa Sardegna. [[CASESTUDY]] L’Amministrazione intendeva adottare, quale criterio di selezione dei cinque operatori da invitare alla procedura negoziata, quello dell’ordine cronologico di arrivo delle manifestazioni di interesse in luogo dell’estrazione, riservata dal nuovo Codice a casi ...
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Gestione degli appalti, al via l'indagine Rup 2024. Prorogata al 2 aprile la raccolta suggerimenti dai Responsabili Unici del Progetto Cosa non funziona nella gestione degli appalti? Come migliorarli? Quali sono le criticità che vengono avvertite di più dagli addetti ai lavori, in particolare i Rup, responsabili unici del progetto? Quali competenze vanno migliorate, anche alla luce del nuovo Codice appalti?Sono questi alcuni degli interrogativi alla base dell’indagine Rup 2024, promossa dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Ifel-Fondazione Anci, Sna, Itaca, in collaborazione con Anac, Consip e la Rete degli Osservatori regionali dei contratti pubblici.La ricerca viene condotta nell’ambito dell'Osservatorio Nazionale RUP, istituito all’interno del Piano Nazionale Formazione Appalti - PNRR Academy. [[CASESTUDY]] Come partecipare Per partecipare alla rilev...
Gestione degli appalti, al via l'indagine Rup 2024. Prorogata al 2 aprile la raccolta suggerimenti dai Responsabili Unici del Progetto Cosa non funziona nella gestione degli appalti? Come migliorarli? Quali sono le criticità che vengono avvertite di più dagli addetti ai lavori, in particolare i Rup, responsabili unici del progetto? Quali competenze vanno migliorate, anche alla luce del nuovo Codice appalti?Sono questi alcuni degli interrogativi alla base dell’indagine Rup 2024, promossa dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Ifel-Fondazione Anci, Sna, Itaca, in collaborazione con Anac, Consip e la Rete degli Osservatori regionali dei contratti pubblici.La ricerca viene condotta nell’ambito dell'Osservatorio Nazionale RUP, istituito all’interno del Piano Nazionale Formazione Appalti - PNRR Academy. [[CASESTUDY]] Come partecipare Per partecipare alla rilev...